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Proposta di Incontri Teatrali
STRUTTURA, CONTENUTI E REGOLAMENTO

Se si muove la punta del naso si muove tutto il corpo
V. Mejerchol’d

OBIETTIVI DELLA PROPOSTA
Quello che viene qui presentato è un Laboratorio Teatrale teorico-pratico sulle tecniche attoriali. L’obiettivo di questo Laboratorio dipende anche dall’utenza a cui si rivolge. Può essere strettamente professionale (ovvero finalizzato allo sviluppo e al miglioramento delle capacità sceniche di partecipanti interessati a lavorare nel mondo del teatro e dello spettacolo in genere) o per principianti e amatori (finalizzato a divulgare i meccanismi del lavoro teatrale, migliorare il lavoro di gruppo e la conoscenza di sé, aumentare la fiducia, disinibire). I contenuti del laboratorio qui presentati sono generici e validi per ambedue le situazioni. A cambiare saranno solamente le modalità di svolgimento degli esercizi che muteranno, ovviamente, in base al grado di preparazione e alla finalità prevista dal gruppo di partecipanti.
DIRETTORE DEL LABORATORIO
Il laboratorio sarà svolto dal regista e attore professionista Gabriele Linari, esperto in pedagogia teatrale. Si allega curriculum breve.
UNA CORNICE PARTICOLARE: LA CROCIERA (OVVERO: IL VIAGGIO NON VIAGGIATO)
Come “cornice” situazionale si ragionerà sul tema della crociera: una situazione sospesa, per certi versi paradossale, in cui il viaggio si fa “da fermi”, il tempo si sospende, il viaggiatore vive in un limbo ricco di eventi spesso effimeri. Il tema della crociera sarà, in qualche modo, una guida silenziosa, verrà ripescato durante gli esercizi e utilizzato per dare una prima veste alle azioni sceniche. Una guida ironica, un cliché all’interno del quale dipingere ciò che verrà fuori dal lavoro di gruppo. Un riferimento letterario sarà lo straordinario reportage di viaggio di David Foster Wallace intitolato Una cosa divertente che non farò mai più (tit. orig. Supposedly Fun Thing I’ll Never Do Again).
STRUTTURA
Nel corso degli incontri ai partecipanti verranno mostrati i principi basilari di alcune delle tecniche recitative più efficaci (dalla Biomeccanica a Stanislavskij). La PRATICA sarà il mezzo attraverso il quale i partecipanti scopriranno se stessi e l’arte teatrale, in corsa verso l’analisi e l’eventuale messa in scena di un testo drammaturgico.
 PRIMA FASE → CONOSCENZA. In questa fase i partecipanti vengono coinvolti in esercizi di gruppo esplorando i meccanismi della presenza scenica, dell’utilizzo e della coscienza del gesto e dello spazio. Il primo fine di questa fase è quello di creare legami istintivi tra i partecipanti, sviluppando un primo e fondamentale gradino di conoscenza reciproca. Nel corso di questi esercizi – incentrati tutti sul gioco e sul rapporto con la musica – verrà data anche la possibilità di conoscere su un altro piano il proprio corpo, le proprie possibilità di comunicazione.
 SECONDA FASE → LA PAROLA. Dal gesto sarà fatta scaturire la parola, come contenuto e come forma. La parola è un elemento fondamentale della comunicazione teatrale, per questo viene qui subordinata alla conoscenza di sé e del gruppo, perché possa uscire il più possibile libera da freni e impedimenti. Le parole usciranno inizialmente spontanee, come puri suoni, per poi assumere – anche dietro suggerimento del direttore del laboratorio – forme più concrete e inerenti al testo di riferimento.
 TERZA FASE → IL TESTO, I PERSONAGGI. Le nozioni acquisite saranno messe presto al servizio del testo da analizzare. Questa fase, in realtà, non sarà propriamente separata dalle precedenti ma avrà il suo ruolo nel corso di tutti gli incontri, fin dall’inizio. Il teatro, infatti, è pur sempre l’obiettivo finale di ogni percorso teatrale, sia pur breve. Per tanto verranno, via via, presentati e analizzati i personaggi, gli snodi fondamentali del testo drammaturgico, gli importanti punti di contatto tra il testo originale e alcune questioni fondamentali del nostro tempo.
IL CORPO, LA PAROLA
Il centro nevralgico di questo percorso teatrale è il corpo. Attraverso esercizi di riscaldamento, disarticolazione, equilibrio e potenziamento, ispirati alla pratica della Biomeccanica e del Mime Corporel, i partecipanti scopriranno le potenzialità espressive di ogni parte del corpo. L’obiettivo ultimo è quello di esplorare e conoscere meglio i meccanismi della comunicazione teatrale e non solo. Attraverso gli esercizi (veri e propri giochi teatrali), infatti, verranno “smascherati” i meccanismi della vita quotidiana, individuati gli automatismi dei singoli e del gruppo. Ogni gesto scoperto durante questi giochi, verrà poi reinterpretato, visto sotto una nuova luce, utilizzato, magari, in un modo nuovo. E così la parola, vista qui come figlia del gesto.
IL SINGOLO, IL GRUPPO
Avere una visione “corale” del lavoro teatrale non significa deresponsabilizzare o, peggio, sminuire il singolo partecipante. Tutt’altro. Il lavoro di gruppo è necessario proprio per esplorare, anche attraverso l’osservazione e la percezione dell’Altro, le proprie possibilità ma anche i propri limiti e scoprire i mezzi per superarli. In questo modo, per l’appunto, il singolo sentirà maggiormente la responsabilità del proprio lavoro, in quanto correlato al lavoro del resto del gruppo e non solamente legato alla propria riuscita o soddisfazione.
IL TESTO DRAMMATURGICO #1: LA TEMPESTA DI W. SHAKESPEARE
La via per questo percorso sarà segnata dalle parole e dai personaggi di uno dei testi drammaturgici più noti, più affascinanti e più misteriosi di tutti i tempi: La Tempesta di William Shakespeare. Verranno presentati e analizzati (nei limiti del tempo) i personaggi cardine di questo capolavoro, il loro ruolo nello sviluppo dell’azione scenica, i loro caratteri differenti, affrontando sia il genere comico che quello tragico (sempre, principalmente, dal punto di vista del movimento e del gesto). Verrà analizzato il testo in generale, cercando un’interpretazione trasversale, un messaggio assoluto, alto che il testo può dare. Ci si chiederà l’origine di questa tempesta, la natura di quest’isola magica, il perché di alcune scelte dei personaggi. Principalmente ci si concentrerà sul contrasto tra Bene e Male, come Elementi fondamentali dell’animale Uomo. Nella nostra Tempesta i superstiti al naufragio, giunti nell’isola magica di Prospero, sono costretti a domandarsi “Chi sono?” (più che “dove” sono). Ognuno di questi “migranti” ha l’occasione per tentare una nuova vita, esplorare una nuova identità… A meno che l’isola in cui sono giunti non offra le possibilità solo sotto forma di “sogno” e la vita non sia, davvero, null’altro che un’illusione fugace, veloce, troppo veloce.
IL TESTO DRAMMATURGICO #2: LA VITA E L’OPERA DI FRANZ KAFKA
Può sembrare bizzarro affrontare, in un percorso di pedagogia teatrale, un autore che, di fatto, non si è mai occupato di drammaturgia. Tuttavia nelle opere e nei personaggi di Franz Kafka scorre una fortissima energia teatrale. Il mondo sospeso in cui si svolgono e azioni del Processo, di America, del Castello e di molti altri testi brevi è un manuale perfetto per l’azione scenica per lo studio e lo sviluppo dei personaggi, per l’analisi dettagliata dei meccanismi di comunicazione. Un mondo fatto di gesti piccoli ma evidenti, fondamentali, fatto di sguardi che raccontano mondi, di parole dette appena ma che sono capaci – come nella Colonia penale – di tracciare solchi dolorosi sul corpo stesso che le ha prodotte.
Partendo dal concetto biblico di Colpa derivata dalla fame di conoscenza – elemento cruciale per tutta l’opera kafkiana – si svilupperà un percorso fisico attraverso le situazioni create dal genio praghese, in cui quotidiano e straordinario convivono in un cortocircuito dagli esiti non sempre e non solo tragici. Un punto importante, infatti, sarà la riscoperta del lato profondamente e consapevolmente ironico dei testi di Kafka, troppo spesso trascurato a favore delle atmosfere cupe e angosciose. Il contrasto tra grande e piccolo, tra il gesto e le sue conseguenze, tra colpa e condanna, tra reale e paradossale sono e restano nodi cardine delle nostre stesse esistenze. Esplorarli attraverso il teatro significa conoscerle meglio, esircizzarle e – chissà – un domani, forse, correggerli.
In ambedue i casi si ragionerà comunque partendo dalla cornice della crociera, adattandola alle due diverse atmosfere d’autore. Nel caso di Shakespeare sarà l’atmosfera di “sospensione” e sogno a rientrare nella cornice; nel caso di Kafka, invece, la natura stessa delle situazioni create dall’autore praghese, in quel continuo dialogo tra realtà e paradosso.

Gabriele Linari
email teatrolabit@gmail.com
web http://www.teatrolabit.com

We really enjoyed our stay in London…

IP ERASMUS PROGRAMME

LONDON 2014

 

We really enjoyed our stay in London. The IP Erasmus Programme allowed us to get in touch with other people coming from different countries, with different habits, ways of thinking and, of course, different languages. This melting pot has been enriched by the strong multicultural atmosphere we felt around us in this hectic and colourful city.

We had the opportunity to share our ideas about important topics such as integration and inclusion, not only between the EU countries but also at an international level. Thanks to the survey carried out we discovered British natural attitude towards immigrants. As Italians, we found out a deep sense of integration among London citizens, which is an aspect still not completely developed in our society. We also appreciated the international dinner because we had the possibility to taste typical dishes and flavours from Spain, Hungary, Germany and Poland; it was a particularly funny night also thanks to the most famous songs sung and danced all together.

This experience allowed us to feel part of a community and to learn how mutual exchanges can improve the awareness to be world citizens. This is one of the possible solutions to reduce cultural gaps and to enhance a global sense of belonging. We are convinced that this kind of Programme is useful to preserve individual identities without excluding the possibility to know and learn to respect other cultures. We think that migrants should have the opportunity to build their own lives wherever they like, sure that their dignity and their rights are preserved. In this way everyone, irrespective of the country he or she is coming from, can keep dreaming and have the chance to make his or her dreams come true.

 

Dionisia Colafrancesco, Ilenia Colucci, Roberta Comazzetto, Martina Lavezzi

Read the Italian version on https://iplondon14.wordpress.com/italy/

 

Correct answers – ‘Journey Through Multicultural Britain’ Quiz

1. Name 5 countries that Britain colonised

New Zealand

India

New Caledonia

Nigeria

Falklands

 

2. What do you think the expression ‘We are here because you were there’ means?

Colonization

3. Out of every 100 doctors in Britain, how many were born overseas?

80

4. Name 5 of the major immigrant groups who have come to Britain in the last 1000 years.

Indian

Portuguese

Italian

African

Sikka

5. According to the time line, what is the largest immigrant group in the UK?

Indian/Irish

 

6. According to the 2011 census what percentage of the UK population define themselves as being from a black or Asian ethnic minority?

5%   12%

7. Out of every 3 immigrants, how many are white?

0/ 2

8. Where did fish and chips come from originally?

Portugal

9. What are the 6 main religions in Britain?

Anglican

Protestant

Catholic

Muslim

Buddhist

Jews

 

 

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India is the most common country of birth among the foreign-born, but Poland tops list of foreign citizens in the UK
India, Poland, and Pakistan are the top three countries of birth for the foreign-born (Table 2) accounting respectively for 9.1, 8.7 and 5.8% of the total, followed by Ireland and Germany. India and Poland remain the top two countries of citizenship of foreign citizens, with Poles being the biggest group, accounting for about 14.9% of the total.
Table 2 – Top ten sender countries of migrants by country of birth and nationality, UK 2012
Country of birth Share of all foreign born
Country of citizenship
Share of all foreign citizens
India 9.1 Poland 14.9
Poland 8.7 India 7.3
Pakistan 5.8 Ireland 6.9
Ireland 5.1 Pakistan 3.6
Germany 3.8 United States 3.2
United States 3.0 Lithuania 2.9
South Africa 2.7 France 2.8
Bangladesh 2.7 Germany 2.4
Nigeria 2.4 Italy 2.4
Kenya 1.9 Nigeria 2.3
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Those born in India constitute the biggest group among the foreign-born population in London
India is the country of birth for 9.6% of all foreign-born persons living in London (Figure 6). Other Asian countries such as Pakistan (4.5%), Bangladesh (3.9%), and Sri Lanka (2.8%) are also in the top-ten countries of birth of migrants in London. Poland, and  Ireland are the only two European countries in the top ten. With the exception of Sri Lanka and Jamaica, the remaining top-ten countries of birth for migrants in London are also top-ten countries at the UK level.
Top 10 countries of birth of migrants in London, 2012
London migrant population
India
Poland
Bangladesh
Nigeria
Ireland
Sri Lanka
Jamaica
Pakistan
South Africa
Germany
Distribution of foreign-born population, 2012
North East: 1.7 %
North West: 6.7 %
Yorkshire: 6.3 %
East Midlands: 5.7 %
West Midlands: 7.7 %
East: 8.6 %
South East: 12.8 %
South West: 5.4 %
London: 36.6 %
Wales: 2.1 %
Scotland: 4.7 %
N. Ireland: 1.7 %

First days in London..

Our Erasmus Intensive Program 2014 is going really well.

  Since this year’s topic is multiculturalism linked to integration and inclusion, our teachers decided to take us visit the Brick Lane area in East London. It was so exciting since it was our first trip to London all together from Goldsmiths. As we were walking around we saw many Bangladeshi curry houses, restaurants serving spicy dishes; besides food we saw Indian silk shops and other small shops that sold a variety of products and wares, second-hand clothes, furniture, magazines, sweets and lots and lots of other things. This area is also known as Banglatown and in our view it perfectly shows the co-habitation of different cultures within a cosmopolitan city.

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Brick Lane is also famous for its graffiti. In fact many of us took pictures of the beautiful graffiti painted on the wall. Many music videos by Just Jack and The Killers are set in Brick Lane.

Our second trip to the city followed a more traditional itinerary. We went downtown by bus, by the way our journey on the typical red double-decker bus was sheer fun!

When we arrived at Westminster we started our tour on foot. We enjoyed Big Ben, the majestic clock of the Palace of Westminster. At the base of the clock there is a Latin inscription in gilt letters: DOMINE SALVAM FAC REGINAM NOSTRAM VICTORIAM PRIMAM, which means “Oh Lord, keep safe Our Queen, Victoria The First”.

Then we had a walk along the Thames. We saw the popular Ferris Wheel known as the London Eye. This huge huge enormous wheel on the South Bank of the river is also called the Millennium Wheel because it was built for the celebration of the XXI century. Because the “Eye” stands so close to the river it has a specially designed base that supports it from one side only, unlike any other Ferris Wheel in the world.

At one o’clock we had lunch in Trafalgar Square, a very wide square. Its name is a commemoration of the Battle of Trafalgar during which Britain won over France and Spain on October 21st 1805.

In the middle of the square we saw Nelson’s Column, guarded by four lion statues. On one side of the square we saw the National Gallery. This square is often used for political demonstrations and for the New Year Celebrations.

After lunch we walked towards Buckingham Palace, the symbol of the British Monarchy. On our way to the palace we saw many squirrels playing on the grass and looking for something to eat. We enjoyed our time in this charming and unique city.

 We are going to try to see as much as possible during our stay here.

 

                                                                                          Italian group students.

 

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